I sensori di prossimità


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sensori di prossimità


Oggi vi parliamo dei sensori di prossimità, ovvero quei sensori in grado di rilevare la presenza di oggetti nelle immediate vicinanze; questi sensori sono molto utili e la loro affidabilità è garantita sia dall’assenza di meccanismi di attuazione meccanica, che da quella del contatto fisico tra oggetto e sensore.
Normalmente i proximity sono progettati per rilevare la presenza o assenza di un oggetto metallico, o di altro materiale conduttivo, all’interno della loro portata nominale (la distanza entro cui i sensori rilevano gli oggetti) e di conseguenza il segnale elettrico d’uscita sarà di tipo on/off.
induttivi
Today we speak you about the proximity sensors or those sensors capable of detecting the presence of objects near the proximity; these sensors are very useful and their reliability is guaranteed both by the absence of mechanical actuation and of physical contact between object and sensor. Normally the proximity switches are designed to detect the presence or absence of a metal object or other conductive material, within their rated capacity (the distance within which the sensors detect objects) and consequently the electrical signal output will be on / off type.
There are different technologies that allow the realization of different types of sensors.
Inductive sensors are based on the principle of the reluctance variation that presents an electromagnet when nearby shows an object made ​​of ferromagnetic material. The internal circuits of the sensor detect the variation of reluctance and after a certain threshold are to switch the output signal.
Capacitive sensors are based instead on the principle of the detection of the electrical capacity of a capacitor; compared to inductive have several advantages such as the nominal capacity higher, the ability to detect objects that are not ferromagnetic and immunity to electromagnetic interference.
Esistono diverse tecnologie che consentono la realizzazione di diversi tipi di sensori: quelli induttivi si basano sul principio della variazione di riluttanza che presenta un elettromagnete quando nelle vicinanze c’è un oggetto realizzato in materiale ferromagnetico; i circuiti interni del sensore rilevano così la variazione di riluttanza e dopo una certa soglia fanno commutare il segnale d’uscita.
I sensori capacitivi si basano invece sul principio della rilevazione della capacità elettrica di un condensatore; rispetto agli induttivi presentano diversi vantaggi come per esempio la portata nominale più elevata, la possibilità di rilevare oggetti non ferromagnetici e l’immunità a disturbi elettromagnetici.